Introduzione
Il ritorno non è mai un’azione neutra. Il viaggio cambia, i luoghi mutano, il tempo non attende. Cambiano le persone, evolvono verso un progetto, inciampano in un imprevisto, si perdono lungo il cammino. Nel ritorno c’è un mondo intero, c’è un passato e un futuro, e il presente finisce per essere una sala d’attesa, tra quello che era e quello che sarà.
I progetti migratori sono feroci: anche quelli più riusciti lasceranno per sempre un segno, indelebile, che a volte è una cicatrice, altre un oblio, altre ancora un riscatto.
Questo è il racconto di un viaggio e di un ritorno, partendo da un luogo e tornando verso un altro, in due altrove che chiami casa.
Questa è la storia del viaggio di Denis, perché nessuna persona, e nessuno progetto migratorio, dovrebbe essere ridotto a numero. O a una sigla. Denis è un MSNA, sigla che sta per minori stranieri non accompagnati, che in Europa e in Italia sono tanti.
Partono, viaggiano e arrivano da soli, abitando la frontiera con la loro età fragile, bruciando i confini come fossero le tappe di una formazione che accelera i tempi della crescita, li impone, rendendo necessario uno sguardo – a volte consapevole, a volte immaginato, altre ancora solo ostentato – più solido e più saldo di quanto dovrebbe essere.
Questo racconto è la storia di un’opportunità. Una storia, tra decine di migliaia. La storia di Denis, che da un villaggio nel cuore dell’Albania ha scelto di partire perché non vedeva alcuna possibilità per sé e la sua famiglia nella valle che ama tanto ma che quando non ti promette un futuro può diventare una prigione.
La storia di Denis non è speciale, ma quello che dovrebbe essere la normalità. La storia di un ragazzino, partito per necessità, arrivato da solo in Italia, che ha inseguito i suoi obiettivi e ha trovato attorno a sé una rete che lo ha sostenuto.
Alcuni si perdono, tanti riescono a farcela, di molti si perdono le tracce, altri ancora vengono respinti prima di essere identificati come minori. In generale, una volta riconosciuta la minore età, inizia un percorso di tutela e di inserimento.
Di MSNA, in Europa, si parla da oltre un ventennio: l’art. 1 della Risoluzione del Consiglio dell’Unione europea del 26 giugno 1997 (97/C221/03) definisce i minori stranieri non accompagnati come:
“I cittadini di paesi terzi di età inferiore i 18 anni che giungono nel territorio degli Stati membri non accompagnati da un adulto per essi responsabile in base alla legge o alla consuetudine e fino a quando non ne assuma effettivamente la custodia un adulto per essi responsabile”.
In Italia, questa definizione è stata leggermente modificata dall’articolo 2 della l. 47/2017, che per minore straniero non accompagnato intende:
“Il minore senza cittadinanza italiana o di altro Paese dell’Unione europea e che si trovi nel territorio italiano, privo di assistenza e di rappresentanza da parte dei genitori o di altri adulti significativi (e giuridicamente rilevanti), per lui legalmente responsabili”.
L’articolo 19 co.1, del Testo Unico dell’Immigrazione del 1999 prevede che i MSNA non possono essere espulsi dal paese: le misure in favore dei minori non accompagnati, previste agli artt. 32 e 33 e nel regolamento di attuazione d.p.r. 31 Agosto del 1999, n. 394 e del d.p.c.m. n. 535/99, si fondano sulla prescrizione contenuta all’art. 19 t.u.imm., che sancisce il principio di inespellibilità del minore straniero (salvo il diritto a seguire i propri genitori o affidatari e salvo per ragioni di ordine pubblico e di sicurezza dello Stato).
Quanti sono i MSNA in Italia? E nell’Unione europea? Nel report più recente, con dati aggiornati al 30 giugno 2021, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali italiano stabilisce che risultano presenti in Italia 7.802 minori stranieri non accompagnati. Un dato che segna un aumento del 55,5% rispetto allo stesso periodo di rilevazione dell’anno precedente. I minori stranieri non accompagnati sono in prevalenza maschi, di circa 17 anni, e i paesi di provenienza della maggior parte di loro sono: Bangladesh, Tunisia, Egitto, Albania, Pakistan e Guinea.
La regione italiana che accoglie il maggior numero di MSNA è la Sicilia, seguita dalla Puglia, dal Friuli Venezia-Giulia e dalla Lombardia.
In Italia, la Legge 47 del 7 aprile 2017 (nota come Legge Zampa) sulla protezione dei minori non accompagnati, promossa dalle principali organizzazioni attive nel Paese per i diritti dei minori migranti, offre il primo intervento normativo sistematico in Europa destinato alla protezione e all’accoglienza dei MSNA, in attuazione dei principi della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Per effetto di tale intervento legislativo, è stato introdotto all’art 19 del D.lgs 286/98, Testo Unico sull’Immigrazione, il comma 1 bis il quale sancisce come “in nessun caso può disporsi il respingimento alla frontiera di minori stranieri non accompagnati”.
Arrivano dal mare, via terra, oppure come nel caso di Denis, con un aereo.